Storia

Storia

Il Collegio Morigi nasce con Regio Decreto dell’8 maggio 1868 per volontà testamentaria del prof. Dott. Giacomo Morigi del 1 settembre 1855 “per l’istruzione ed educazione della gioventù maschile”. Il Collegio Morigi viene riconosciuto Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza con Regio decreto 5 giugno 1858.

Il 18 gennaio 1869 il Collegio inizia la sua attività incentrata sul collegio convitto e fino al 1933, con alterne vicende, anche come sede di scuole interne.

Dal luglio 1915 all’ottobre 1919, così come dal luglio 1940 al settembre 1950, il Collegio interrompe il suo funzionamento poiché la sede viene destinata ad Ospedale militare e nel secondo dopoguerra a Centro di assistenza post bellica.

Dalla sua fondazione e fino agli anni 90 del secolo scorso il Morigi è punto di riferimento per centinaia di studenti delle scuole medie superiori della provincia di Piacenza che, tramite il convitto, possono frequentare le scuole pubbliche.

Con l’adozione dello Statuto, approvato dalla Regione Emilia-Romagna il 17 febbraio 1998, l’Ipab Collegio Morigi modifica le proprie finalità statutarie prevedendo a) di offrire supporto logistico, economico ed aggregativo ai giovani che intendono completare gli studi superiori ed universitari e si trovino costretti a dimorare lontano dalle proprie residenze; b) di sostenere i giovani e gli adolescenti che si trovino in condizioni socio-economiche che ostacolano l’attuazione ed il completamento del percorso di studio.

Nel 2008 l’ IPAB Collegio Morigi si trasforma in ASP unitamente alla “Fondazione De Cesaris – Nicelli – Cella – Ceruti”.

La Fondazione trae le sue origini dalle volontà testamentarie di Donna Amalia De Cesaris – Nicelli che, deceduta il 6 gennaio 1871, dispone parte del suo patrimonio per fondare una “Casa di Lavoro Maschile” dove si raccolgano ad imparare un’arte od un mestiere i fanciulli poveri usciti dagli Asili di Infanzia; la Casa di Lavoro ha riconoscimento giuridico con Regio decreto 5 luglio 1871.

Il 28 dicembre 1874 il Sacerdote Don Antonio Cella dona buona parte del suo patrimonio alla Casa di Lavoro, inaugurata con denominazione “Casa di Lavoro Maschile De Cesaris Nicelli-Cella” il 1° maggio 1875, sotto la direzione del medesimo Don Antonio Cella.

L’avv. Luigi Ceruti infine, con testamento 27 maggio 1882, lascia parte consistente dei suoi averi al patrimonio dell’Ente.

L’attività dell’ente, dopo la chiusura della scuola, consiste, dal 1964 e fino alla trasformazione in ASP, nell’erogazione di borse di studio a studenti meritevoli iscritti alle scuole medie di primo e secondo grado della provincia di Piacenza.

CONTESTO STORICO DEL COLLEGIO

Il Collegio Morigi dalla sua fondazione (anno 1869) ospita studenti delle scuole dell’obbligo e secondaria superiore.

Questi utenti del Collegio sono stati fino agli anni ’90 l’unica tipologia di convittore presente ma, con il calo demografico delle parti collinari e montane della provincia e delle province limitrofe, la loro presenza si è via via sempre più affievolita.

Basti pensare che negli anni ’60 il Collegio annovera mediamente 100/120 ospiti di questa tipologia mentre nell’anno scolastico in corso sono presenti solo 8 studenti delle scuole medie superiori.

Parallelamente, e in controtendenza, il polo universitario piacentino ha visto crescere i propri numeri e il Morigi si è dovuto adeguare alla nuova realtà diventando di fatto un collegio universitario, mai però scordando la sua storica utenza e la sua funzione di presidio per il diritto allo studio di studenti che, senza alloggiare in collegio, difficilmente avrebbero potuto frequentare le scuole di secondo grado .

IL COLLEGIO OGGI

Il Collegio Morigi è oggi un grande riferimento per l’ospitalità degli studenti universitari della città di Piacenza ed è l’unico collegio della città che può vantare convenzioni per il servizio abitativo e di ristorazione con i due atenei, Università Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano, presenti a Piacenza.

In virtù di queste convenzioni l’accesso avviene per graduatorie selettive effettuate dai due atenei sulla base di reddito e merito.

Sui 96 posti letto ben 85 sono convenzionati – 33 della Cattolica, 55 del Politecnico – i restanti 8 sono a disposizione di studenti delle scuole medie superiori.

Il Collegio è oggi una comunità estremamente variegata per la tipologia studentesca che ospita e per la multietnicità dei suoi ospiti che provengono da tutto il mondo: Argentina, Brasile, Colombia, Malesia, Cina, Nigeria, Iran, Turchia, Egitto, Grecia, Bulgaria, Georgia

Per i suoi ospiti, oltre a mettere a disposizione servizi quali sale studio, sale comuni, cucina, lavanderia, il Collegio ha intrapreso, adottando il suo Progetto formativo, un fitto programma di iniziative culturali e ricreative rivolte principalmente agli ospiti ma anche alla città.

GIACOMO MORIGI

Il prof. Giacomo Morigi, fondatore del Collegio, nasce a Piacenza il 1° maggio 1783.

Studia con precettore privato nella casa del padre, poi al Collegio convitto di Reggio Emilia per gli studi superiori. Il 30 luglio 1798 il Collegio viene soppresso e Giacomo Morigi si trasferisce a Correggio, per poi terminare gli studi a Piacenza.

Il prof. Nicola Morigi, padre del fondatore, sceglie per il figlio l’Ateneo di Pavia ove Giacomo Morigi è immatricolato, il 20 novembre 1803, nella facoltà di medicina.

Il 9 giugno 1806 consegue a pieni voti la laurea in chirurgia; nel novembre dello stesso anno si iscrive a medicina e ivi si laurea l’11 giugno 1807.

Il 16 gennaio 1807 viene nominato incisore dall’autorità francese, sotto la guida del padre; nel 1811 il dott. Domenico Ferrari lo sceglie come titolare della terapia e della diagnostica;

Nel 1814 viene nominato professore di ostetricia e chirurgia presso la facoltà di Piacenza.

Giacomo Morigi si sposa a 37 anni con Francesca Valaperta.

Come medico, Giacomo Morigi è responsabile dell’ospedale civile e di quello militare dal 1816 fino alla morte; garantisce ai suoi colleghi più giovani la formazione presso ospedali esteri e nel 1842 diviene direttore dell’ospedale.

Negli ultimi anni di vita Giacomo Morigi, non avendo eredi, matura l’idea di lasciare la sua eredità in parte ai fidati servitori, in parte al Collegio a cui sarà legato il nome.

Il 1° settembre 1855 Morigi scrive testamento e lascia due eredità distinte, la prima ai parenti e la seconda al Collegio che erediterà metà dei beni con legato educativo. Il 24 dicembre 1856 muore e dopo il funerale solenne in Duomo viene sepolto prima in avello di famiglia, poi nella chiesa dell’ospedale cittadino. Numerose partecipazioni e messe di suffragio sono celebrate in sua memoria.

Un busto viene regalato al Collegio Morigi dalla famiglia, nel 1881 viene collocata una lapide a pianterreno del Collegio, nella cui sala consigliare si conserva un ritratto eseguito dal pittore Pollinari.

Giacomo Morigi riposa attualmente nella sede del Collegio in un avello alla sommità dello scalone d’onore.